Stefano Canestrari

Nella memoria scritta relativa all’audizione  presso  la  Commissione  Affari  sociali  della Camera  dei Deputati,  in  data  28  aprile  2016,  avevo  posto  l’accento  sull’assenza di una disciplina organica nel nostro ordinamento  giuridico del  consenso informato, del rifiuto e della  rinuncia  al  proseguimento  di  trattamenti  sanitari.  Pertanto  avevo  formulato,  in quella  sede,  la proposta  di  un  articolato,  elaborato  sulla  falsariga  di  quello  redatto  da  un  gruppo  di studiosi ed esperti  – tra cui il sottoscritto – coordinato dal Prof. Paolo Zatti.

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“Una buona legge buona”: la legge n. 219 del 2017 e la relazione  medico-paziente*