di Roberto D’Andrea, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa
Il presente lavoro si incentra sull’analisi critica della sentenza della Corte costituzionale n. 66 del 2025, in materia di fine vita: ci si sofferma, in particolare, sull’inconsistenza – logica ed assiologica – delle argomentazioni addotte dal Giudice delle Leggi a sostegno della necessita del requisito legato ai trattamenti di sostegno vitale per accedere al suicidio assistito, auspicandone con forza la futura espunzione.
Aspettando Godot? Annotazione a margine di Corte cost., sent. n. 66 del 2025
