di Giogia Pane, Università degli studi di Milano

Il contributo analizza la recente sentenza Cannavacciuolo e altri c. Italia della Corte europea dei diritti dell’uomo, primo caso in cui Strasburgo riconosce una violazione dell’articolo 2 CEDU in relazione ad episodi di grave inquinamento ambientale. La sentenza apre spazi interpretativi rilevanti sul legame tra diritto alla vita e tutela dell’ambiente, ma evidenzia al contempo alcune criticità sul piano dell’accesso alla giustizia, della legittimazione ad agire delle associazioni e dell’approccio sostanziale adottato. In particolare, il commento sottolinea l’occasione mancata da parte della Corte di adottare una prospettiva pienamente ecosistemica, limitandosi a un’integrazione dell’elemento ambientale che rimane ancorata a modelli individualistici. Alla luce della giurisprudenza europea e comparata – comprese le posizioni del Comitato ONU per i diritti umani e della Corte interamericana – il lavoro discute la possibilità di un’evoluzione del sistema CEDU verso un approccio coerente ai contesti di degrado ambientale.

The Cannavacciuolo and Others v. Italy judgment (ECtHR, 2025) marks the first finding of a violation of Article 2 ECHR—the right to life—in connection with large-scale environmental pollution. By recognising Italy’s failure to prevent the lethal effects of chronic exposure to toxic waste, the Court implicitly applied a precautionary approach, shifting from a reactive to a preventive understanding of human rights protection. However, the decision also exposes structural limits. The Court maintained a restrictive view on associations’ standing and failed to adopt an ecosystemic understanding of environmental harm, continuing to separate pollution from climate-related risks. Drawing on the separate opinions and comparing the case to UN and Inter-American jurisprudence, the paper argues that the dual framework of Articles 2 and 8 remains conceptually and practically inconsistent. It concludes that Cannavacciuolo advances precaution but misses the opportunity to articulate a coherent, ecocentric model of human rights protection under the European Convention.

Ambiente vs clima? La posizione della Corte europea sulla “Terra dei Fuochi” nel caso Cannavacciuolo e altri c. Italia