Domenico Rosani

ABSTRACT : Nel luglio scorso è entrata in vigore in Germania la legge di disciplina del diritto a conoscere l’ascendenza in caso di procreazione assistita “eterologa”. Tale atto istituisce un registro centrale, che custodisce i dati identificativi dei donatori maschi, ed esclude l’accertamento giudiziale della loro paternità. Il presente contributo si confronta in particolare con il funzionamento del registro e le condizioni per avervi accesso. La parte introduttiva riassume gli sviluppi giudiziari che, in un arco temporale che copre quasi tre decenni, avevano reso imprescindibile un chiaro
dettato normativo a tutela del diritto dei nati a conoscere le origini. Nonostante il quadro giurisprudenziale e deontologico lasciasse chiaramente supporre la sussistenza di un tale diritto, vari presidi medici hanno infatti continuato per anni ad assicurare l’anonimato ai donatori. La nuova legge germanica dovrebbe invitare anche in Italia a una maggiore riflessione sull’interesse a conoscere le proprie origini, dopo che la Corte costituzionale nel 2014 ha dichiarato illegittimo il divieto di utilizzazione di gameti terzi nella procreazione medicalmente assistita.

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La nuova legge tedesca sulla conoscenza delle origini nella fecondazione eterologa